La  Biodiversità

La vita dell’uomo è legata alla sopravvivenza degli

 

altri esseri viventi, animali e vegetali,

del pianeta.

 

Testo e fotografie di Ernesto Francini

 

Gruccione (Merops apiaster) con preda.

 

La biodiversità non è il semplice conteggio delle specie viventi esistenti in un ambiente, è anche un intreccio di relazioni che ha portato all’instaurarsi, durante il processo evolutivo, durato milioni di anni,

di delicati equilibri dinamici di coesistenza tra di esse.

 

Sappiamo che l’estinzione di un predatore porta all’esplosione demografica della sua preda, ma sappiamo anche che reca con se la comparsa e il diffondersi di malattie e pestilenze sino ad allora controllate.

 

Cibandosi di prede malate, più facilmente accessibili, o morte, il predatore svolge un’azione di controllo della salute del territorio. Ne consegue che l’eliminazione di una singola specie risulta rischiosa e può perturbare questo equilibrio.

 

Anche un insignificante insetto, quale può sembrare una zanzara, ha la sua utilità.

 

La sua vita è strettamente legata a quella di molti altri animali, in un delicato gioco di equilibri reciproci.

Le larve di zanzara forniscono nutrimento a molti animali acquatici, tra cui i pesci, e svolgono un’azione di purificazione delle acque eliminando materie organiche e batteri.

Gli adulti sono poi il cibo ricercato di molti uccelli.

 

Martin pescatore (Alcedo atthis) con pesce.

 

I vegetali sono la base alimentare degli animali “non-predatori” i cosiddetti erbivori.

Gli erbivori si nutrono dei vegetali operando una selezione ben precisa dettata dalle esigenze della loro specie.

 

I grandi mammiferi come l’elefante si nutrono di bacche, foglie, rametti e germogli.

La giraffa predilige i rami alti delle acacie che può raggiungere più facilmente evitando così di abbassarsi al livello del terreno.

 

L’ippopotamo, il rinoceronte e il bufalo si nutrono di foglie ed erbe robuste, lasciando alle zebre e agli gnu le più tenere, poi calpestano l’erba e la preparano per le gazzelle.

I facoceri infine si nutrono di tuberi e radici che trovano scavando nel terreno con le zanne.

 

Operando questa selezione alimentare, gli erbivori, contrastano l’espansione di determinate tipologie di vegetali rispetto ad altre e mantengono un equilibrio biologico naturale sul territorio.

 

I vegetali producono inoltre ossigeno, attraverso il processo della fotosintesi, assorbono l’anidride carbonica presente nell’atmosfera terrestre e stabilizzano il clima, rendendo così possibile la sopravvivenza alle altre specie viventi.

 

E’ questo concatenarsi di relazioni, che coinvolge ogni essere vivente di questo pianeta, sia animale che vegetale, che garantisce l’equilibrio biologico e quindi la salute del territorio in cui l’uomo vive.

 

In altre parole la biodiversità è il frutto del processo evolutivo delle molte specie esistenti sul pianeta, durato milioni di anni, dove ogni specie entra a far parte di un processo di selezione naturale prodotto da altre.

 

Femmina di Capriolo (Capreolus capreolus).

 

La biodiversità è l’assicurazione sulla vita sottoscritta dal pianeta Terra.

 

Senza biodiversità non esisterebbe nessun tipo di vita su questo pianeta.

Essa rappresenta perciò un patrimonio universale la cui conservazione e tutela deve essere perseguita senza limiti.

 

Oggi però l’uomo si è appropriato della metà delle risorse terrestri totali, disboscando foreste, bonificando zone umidi, distruggendo parte della barriera corallina, facendo estinguere migliaia di specie, senza nemmeno rendersi conto dei danni che provocava.

 

Negli ultimi 50 anni la natura ha subito un’azione distruttrice da parte dell’essere umano che non si era mai vista in precedenza, e sicuramente non potrà resistere a lungo.

 

L’uomo è solamente una delle tante specie viventi su questa terra, concatenata anch’essa con l’equilibrio naturale ecologico-biologico del suo territorio.

 

Se gli animali e i vegetali potessero parlare forse rimarremmo sorpresi nel constatare che, contrariamente a quanto noi pensiamo, essi non ci considerano ne eccezionali ne diversi, poiché alla fine anche noi facciamo parte del medesimo ecosistema terrestre, senza il quale non potremmo esistere.

 

La nostra specie è diventata ormai un agente ecologico-biologico che sta modificando profondamente gli equilibri dinamici dei sistemi naturali, senza rendersi conto che così facendo produrrà gravi danni anche a se stessa.

 

Pestilenze annunciate come “l’influenza aviaria” o virus H5N1, ed altre future, non potranno essere adeguatamente combattute se noi riduciamo o distruggiamo la biodiversità dei sistemi naturali.

Il degrado ambientale, l’inquinamento, la devastazione della natura compiuta dall’uomo distruggono la biodiversità e favoriscono la nascita di pestilenze.

 

Falco che ha abbattuto una cornacchia

(Corvus corone cornix).

 

Gli uomini politici, i governi dei vari paesi, dovrebbero capire l’importanza della biodiversità per la salute dell’uomo e la continuazione della specie umana sul pianeta ed inserire nella loro costituzione opportune leggi che la tutelino.

 

L’Italia, per la sua posizione geografica, che rappresenta un corridoio naturale e un’importante zona di transito per molte specie di animali migratori, dovrebbe diventare un “sano” ponte biologico tra due importanti continenti, l’Africa e l’Europa; ma questo si potrà fare solo incrementando la tutela dell’ambiente e della biodiversità.

 

I suoi uomini politici potrebbero dare un esempio importante a tutto il mondo attuando la tanto attesa riforma dell’articolo 9 della Costituzione Italiana; nella quale verrebbe così inserito per la prima volta il concetto di ambiente e tutela della biodiversità.

 

Avremmo così dato una grande dimostrazione di civiltà al mondo intero.

 

 

Cicogna Italiana (Ciconia ciconia) in migrazione

verso L’Africa.